Diffida e costituzione in mora del debitore inadempiente
Risiedo a Milano e alcuni mesi fa ho firmato un cotratto di duemila euro, versando tutta la somma anticipatamente con assegno, in cambio di una prestazione professionale che si svolge nel tempo, per godere di un dato servizio.
Poiché il responsabile, con il quale ho firmato il contratto e a cui ho dato l'assegno, ha iniziato da subito a non rispettare nulla di quanto concordato nel contratto, ho provveduto a reclamare tempestivamente. Purtroppo ho dovuto reclamare più volte perché tale comportamento scorretto si è ripetuto in continuazione.
Ciò per cui Vi consulto riguarda il punto che segue; ogni volta che telefono per esercitare il mio diritto di reclamare, il signore in questione si fa sempre negare facendomi rispondere che non c'è perché è in ospedale dal figlio malato e morente.
Tutte le volte la segretaria risponde cosi' e una volta dice che il figlio ha perso conoscenza e il padre ha dovuto correre in ospedale d'urgenza; un'altra volta risponde che il malato ha ricevuto l'estrema unzione; un'altra volta che si è aggravato e ha perso conoscenza e sono tutti in tensione.
Questo comportamento mi impedisce di ottenere soddisfazione, anche perchè il titolare non lascia svolgere il suo lavoro ad altri e la segretaria dice di non sapere niente e fa tutto lui.
Dato che non so se questa storia sia vera o inventata ad arte per scoraggiare i clienti raggirati, Vi chiedo questo:
E' lecito che chi riceve il pagamento anticipato per offrire un dato servizio e non rispetta da subito quanto concordato in continuazione, possa addurre come scusante le questioni famigliari? E' consentito intimidire una cliente parlandogli delle proprie disgrazie famigliari quando si telefona, per non risolvere il disservizio arrecatogli?
Ogni volta che si chiama è la stessa cosa.
Può un fornitore che è già stato pagato per garantire un servizio, comportarsi cosi' con i clienti?
Il cliente ha diritto a non volere sapere le questioni personali del fornitore? Come posso difendermi?
Spero che possiate rispondere alle mie domande e indicarmi come devo fare.
Vi ringrazio anticipatamente.
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“Verba volant scripta manent” … perché non formalizzare per iscritto le tue legittime richieste: i colloqui telefonici non hanno alcuna rilevanza giuridica, in quanto è necessaria, in via preliminare, una diffida per iscritto, con costituzione in mora del debitore inadempiente.
Spett. XXXXX,
la presente per significarVi quanto segue:
in data xx/xx/xxxx, ho stipulato con la S.V., un contratto per prestazione d'opera professionale, versando a titolo di corrispettivo, la somma di 2.000,00 euro, con assegno/bonifico/in contanti.
La S.V. non ha rispettato le obbligazioni assunte con il contratto, sin dal momento in cui il rapporto contrattuale si è instaurato tra le parti, nonostante i miei numerosi reclami.
Gli accadimenti familiari che hanno riguardato la S.V., nell'ultimo periodo, non possono essere considerati una valida giustificazione dell'inadempimento contrattuale, posto in essere. Per di più, ai fini del rapporto contrattuale, tali situazioni non hanno alcuna rilevanza giuridica, né possono suscitare alcun interesse, nei confronti del cliente.
Tanto premesso, la presente diffida vale, come costituzione in mora, ai sensi dell'articolo 1219 del codice civile, con l'espresso avvertimento che, se l'inadempimento contrattuale dovesse perdurare nel tempo, mi vedrò costretto ad adire l'autorità giudiziaria, al fine di chiedere il rimborso del corrispettivo versato, oltre ad interessi e risarcimento dei danni cagionati dal comportamento negligente, posto in essere dalla S.V..
Distinti saluti
LUOGO DATA FIRMA
Se la diffida non dovesse sortire alcun effetto, dovrai rivolgerti al tuo avvocato di fiducia, per citare in giudizio la controparte contrattuale inadempiente.
Sono a disposizione per ulteriori chiarimenti.
Cordiali saluti.