Calcolo risarcimento bossing del Presidente





Buonasera, sono un dirigente di un'azienda privata e non avendo più stima del Presidente, voglio lasciare il posto di lavoro.
Vorrei arrivare ovviamente ad una transazione considerando cattivi comportamenti ricevuti, vorrei appunto ricambiare il favore!
Ho cominciato nel 2013 con un contratto atipico con continue trasferte all'estero, partito con uno stipendio netto di 2500€ sono passato 1 anno dopo a 3500€ mensili; non credo che il contratto di collaborazione coprisse giuslavoristicamente l'attività manageriale che ho svolto.

RISPOSTA

Assolutamente no.
Mi sento di evidenziare che un collaboratore autonomo in missione per conto del committente (committente ? o forse datore di lavoro ?) è una contraddizione giuridica in termini.
Il dipendente in missione è un lavoratore subordinato che opera sotto le strette direttive del datore di lavoro. A questo inoltre, si aggiunge una mansione manageriale che mal si concilia, persino da un punto di vista logico, con il co.co.co.



Avevo inoltre come "Benefit" (non in busta paga) casa aziendale, auto aziendale, vitto, gasolio.

RISPOSTA

I co.co.co. non hanno benefit, anzi svolgono la loro attività prevalentemente con mezzi propri!
Concettualmente siamo agli antipodi, rispetto al parasubordinato co.co.co.



All'inizio del 2016 vengo assunto con la qualifica di quadro e rientro in Italia (Roma) con un netto in busta di circa 2500€. Mi viene affidata la totale gestione di una sede produttiva con circa 500 dipendenti. Anche in questo caso la mia busta paga era composta da un notevole numero di trasferte fisse mensili.

RISPOSTA

Di fatto, hai svolto mansioni da dirigente, retribuito come un quadro.



Nel 2018 vengo promosso a dirigente sempre per la sede di Roma diventando Amministratore Delegato, avendo di fatto quadruplicato il fatturato della sede con uno stipendio di 3300€ mensili, che contengono sempre circa 15 trasferte fisse mensili e dunque relative 13-14esime di 2500 €.
Casa aziendale con utenze pagate (Tutto, condominio, acqua, luce gas) Auto aziendale, valore 500€/mese + iva.

RISPOSTA

Soltanto in questo caso, almeno da un punto di vista retributivo, non ci sono recriminazioni da avanzare nei confronti del datore di lavoro.



Nel 2021 i rapporti cominciano ad inclinarsi, non so ancora oggi per quale motivo, e comincio ad essere oggetto di Bossing da parte del Presidente.
Oggi sono veramente provato e preferisco arrivare ad un accordo e cambiare lavoro.
Vorrei ricevere da voi un calcolo approssimativo contributivo/retributivo, dunque un totale oggetto del contendere che mi permetta di arrivare ad una contrattazione.
Lasciando l'azienda in modo cattivo ed andando a lavorare in proprio, non ho alcun interesse ad una continuità nei rapporti.
Grazie mille
saluti

RISPOSTA

Innanzitutto il risarcimento danni che chiederai al datore di lavoro, comprenderà le spese mediche relative al danno biologico che ti è stato arrecato, in ossequio all'articolo 1223 del codice civile (risarcimento del danno emergente e del lucro cessante)
Riguardo l'arco temporale dal 2013 al 2016, chiederai un risarcimento pari ai contributi non versati, essendo stato incaricato come co.co.co.
Considera, in generale, che attualmente la contribuzione previdenziale ordinaria obbligatoria è pari al 33% del compenso o della retribuzione lorda, di cui il 23,81% è a carico del datore di lavoro e il 9,19% è a carico del lavoratore.
Se lo stipendio è pari a 3.500 euro, i contributi a carico del datore di lavoro saranno pari a circa 833,35 euro.
Moltiplichiamo 833,35 euro per tre anni, ossia per 36 mesi, e abbiamo un importo pari a 30.000 euro.
Ti consiglio di chiedere per i primi tre anni da co.co.co., un risarcimento danni pari a 30.000 euro.
Riguardo il periodo dal 2016 al 2018, il risarcimento danni sarà pari al differenziale tra lo stipendio da quadro e lo stipendio da dirigente. Parliamo di 800 euro al mese per 24 mesi, ossia un importo complessivo di 19.200 euro.
Passiamo al periodo da dirigente. Come calcolare il risarcimento da bossing?
Generalmente il danno da bossing oppure da demansionamento, secondo la giurisprudenza della Corte di Cassazione, vedi l'ordinanza n. 3131 del 02.02.2023, può coerentemente essere quantificato in una somma pari al 25% della retribuzione spettante al dipendente nel periodo interessato dall'illecita condotta datoriale.
Il bossing dura da circa due anni?
Il 25% della retribuzione è pari a 825 euro.
Moltiplichiamo 825 euro per 24 mesi ed avremo 19.800 euro.
Risarcimento complessivo pari a 30.000 + 19.200 + 19.800 = 69.000 euro.
Ti consiglio di chiedere al datore di lavoro, un incentivo alle dimissioni pari a 70.000 euro.
A disposizione per chiarimenti.
Cordiali saluti.

Fonti: