Richiesta di ripristino dei luoghi a seguito esproprio per lavori di pubblica utilità
Gentile avvocato,
il comune ha espropriato una porzione di piazzale per realizzare l'ampliamento della strada provinciale.
I lavori sono iniziati ed è stato realizzato il nuovo muro di confine della nostra proprietà.
Da un colloquio intercorso con il capo cantiere mi è stato riferito che la ditta esecutrice dei lavori è stata incaricata solamente di realizzare il nuovo muro di confine con sovrastante ringhiera in ferro.
Sull'area espropriata però insistono 2 lampioni per l'illuminazione, l'insegna pubblicitaria e 3 pali con bandiere oltre alla pavimentazione con mattonelle autobloccanti e la fognatura per la raccolta dell'acqua piovana. Quanto descritto risulta anche nel verbale di immissione in possesso.
Vorrei sapere se a seguito dei lavori il comune è obbligato a riposizionare i soprassuoli descritti sull'area non espropriata come di nostro gradimento e ripristinare il tutto a regola d'arte.
Se si vorrei il modello della lettera da inviare per chiedere quanto sopra.
Inoltre vorrei sapere nel caso in cui i lavori si prolungassero a lungo o venissero fermati se abbiamo diritto ad un risarcimento.
Nel ringraziarla cordiali saluti.
RISPOSTA
All'ufficio tecnico del comune di _______________________
OGGETTO: RIPRISTINO DEI LUOGHI A SEGUITO ESPROPRIO PER LAVORI DI PUBBLICA UTILITA'.
Premesso che il comune di __________ ha espropriato una porzione di piazzale di mia proprietà (dati catastali dei piazzale) al fine di realizzare l'ampliamento della strada comunale n. XX nel tratto da _______________ a _________________________.
Ad oggi, i lavori sono iniziati ed è stato realizzato il nuovo muro di confine della nostra proprietà, tuttavia, come da verbale di immissione nel possesso del XX/XX/XXXX, sull'area espropriata insistono due lampioni per l'illuminazione, l'insegna pubblicitaria e 3 pali con bandiere oltre alla pavimentazione con mattonelle autobloccanti e la fognatura per la raccolta dell'acqua piovana.
Con la presente, vi invito ufficialmente a riposizionare i suddetti soprassuoli sull'area non espropriata al fine di ripristinare il tutto a regola d'arte, con l'espresso avvertimento che in mancanza si adiranno le vie legali.
Si adiranno altresì le vie legali, in caso di sospensione “sine die” dei lavori ovvero di mancato rispetto del crono-programma, inadempimenti lesivi del nostro diritto di proprietà.
A proposito della normativa a supporto della presente diffida, è opportuno ricordare che i pali dell'illuminazione e la fognatura per la raccolta dell'acqua piovana sono opere d'urbanizzazione primaria ai sensi dell'art. 4 della legge 29 settembre 1964, n. 847: riporto quanto previsto della predetta norma.
ñ i condotti idonei alla raccolta ed allo scarico delle acque luride (nere) ed i relativi allacciamenti alla rete principale urbana, compresi gli impianti di depurazione;
ñ la rete idrica, costituita dalle condotte per l’erogazione dell’acqua potabile e relative opere per la captazione, il sollevamento ed accessorio, nonché dai necessari condotti d’allacciamento alla rete principale urbana;
ñ la pubblica illuminazione comprendente le reti e gli impianti per l’illuminazione delle aree e delle strade pubbliche e d’uso pubblico;
Il cittadino, in ragione dei piani urbanistici di riferimento programmatori ed esecutivi, ha diritto al pieno godimento delle opere di urbanizzazione primaria e secondaria.
Per quanto riguarda invece i soprassuoli sull'area non espropriata, la presente diffida è supportata dall'articolo 1 del protocollo addizionale numero 1 della Convenzione europea dei diritti dell'uomo, in materia di PROTEZIONE DEL DIRITTO DI PROPRIETA' INDIVIDUALE, riportato in seguito.
Protocollo addizionale
alla Convenzione per la salvaguardia dei Diritti dell’Uomo e delle Libertà fondamentali
Parigi, 20.III.1952
ARTICOLO 1
Protezione della proprietà
Ogni persona fisica o giuridica ha diritto al rispetto dei suoi beni. Nessuno può essere privato della sua proprietà se non per causa
le disposizioni del presente Protocollo sui territori di cui cura le relazioni internazionali, designati nella stessa dichiarazione.
Ogni Alta Parte contraente che abbia presentato una dichiarazione in virtù del paragrafo precedente può, di volta in volta, presentare una nuova dichiarazione che modifichi i termini di ogni dichiarazione precedente o che ponga fine all’applicazione delle disposizioni del presente Protocollo su di un qualsiasi territorio
Una dichiarazione presentata conformemente al presente articolo sarà considerata come presentata in conformità al paragrafo 1 dell’articolo 56 della Convenzione.
Certi di un vostro favorevole riscontro, porgo distinti saluti.
LUOGO DATA FIRMA
Gentile avvocato,
il comune ha espropriato una porzione di piazzale per realizzare l'ampliamento della strada provinciale.
I lavori sono iniziati ed è stato realizzato il nuovo muro di confine della nostra proprietà.
Da un colloquio intercorso con il capo cantiere mi è stato riferito che la ditta esecutrice dei lavori è stata incaricata solamente di realizzare il nuovo muro di confine con sovrastante ringhiera in ferro.
Sull'area espropriata però insistono 2 lampioni per l'illuminazione, l'insegna pubblicitaria e 3 pali con bandiere oltre alla pavimentazione con mattonelle autobloccanti e la fognatura per la raccolta dell'acqua piovana. Quanto descritto risulta anche nel verbale di immissione in possesso.
Vorrei sapere se a seguito dei lavori il comune è obbligato a riposizionare i soprassuoli descritti sull'area non espropriata come di nostro gradimento e ripristinare il tutto a regola d'arte.
Se si vorrei il modello della lettera da inviare per chiedere quanto sopra.
Inoltre vorrei sapere nel caso in cui i lavori si prolungassero a lungo o venissero fermati se abbiamo diritto ad un risarcimento.
Nel ringraziarla cordiali saluti.
RISPOSTA
All'ufficio tecnico del comune di _______________________
OGGETTO: RIPRISTINO DEI LUOGHI A SEGUITO ESPROPRIO PER LAVORI DI PUBBLICA UTILITA'.
Premesso che il comune di __________ ha espropriato una porzione di piazzale di mia proprietà (dati catastali dei piazzale) al fine di realizzare l'ampliamento della strada comunale n. XX nel tratto da _______________ a _________________________.
Ad oggi, i lavori sono iniziati ed è stato realizzato il nuovo muro di confine della nostra proprietà, tuttavia, come da verbale di immissione nel possesso del XX/XX/XXXX, sull'area espropriata insistono due lampioni per l'illuminazione, l'insegna pubblicitaria e 3 pali con bandiere oltre alla pavimentazione con mattonelle autobloccanti e la fognatura per la raccolta dell'acqua piovana.
Con la presente, vi invito ufficialmente a riposizionare i suddetti soprassuoli sull'area non espropriata al fine di ripristinare il tutto a regola d'arte, con l'espresso avvertimento che in mancanza si adiranno le vie legali.
Si adiranno altresì le vie legali, in caso di sospensione “sine die” dei lavori ovvero di mancato rispetto del crono-programma, inadempimenti lesivi del nostro diritto di proprietà.
A proposito della normativa a supporto della presente diffida, è opportuno ricordare che i pali dell'illuminazione e la fognatura per la raccolta dell'acqua piovana sono opere d'urbanizzazione primaria ai sensi dell'art. 4 della legge 29 settembre 1964, n. 847: riporto quanto previsto della predetta norma.
ñ i condotti idonei alla raccolta ed allo scarico delle acque luride (nere) ed i relativi allacciamenti alla rete principale urbana, compresi gli impianti di depurazione;
ñ la rete idrica, costituita dalle condotte per l’erogazione dell’acqua potabile e relative opere per la captazione, il sollevamento ed accessorio, nonché dai necessari condotti d’allacciamento alla rete principale urbana;
ñ la pubblica illuminazione comprendente le reti e gli impianti per l’illuminazione delle aree e delle strade pubbliche e d’uso pubblico;
Il cittadino, in ragione dei piani urbanistici di riferimento programmatori ed esecutivi, ha diritto al pieno godimento delle opere di urbanizzazione primaria e secondaria.
Per quanto riguarda invece i soprassuoli sull'area non espropriata, la presente diffida è supportata dall'articolo 1 del protocollo addizionale numero 1 della Convenzione europea dei diritti dell'uomo, in materia di PROTEZIONE DEL DIRITTO DI PROPRIETA' INDIVIDUALE, riportato in seguito.
Protocollo addizionale
alla Convenzione per la salvaguardia dei Diritti dell’Uomo e delle Libertà fondamentali
Parigi, 20.III.1952
ARTICOLO 1
Protezione della proprietà
Ogni persona fisica o giuridica ha diritto al rispetto dei suoi beni. Nessuno può essere privato della sua proprietà se non per causa
le disposizioni del presente Protocollo sui territori di cui cura le relazioni internazionali, designati nella stessa dichiarazione.
Ogni Alta Parte contraente che abbia presentato una dichiarazione in virtù del paragrafo precedente può, di volta in volta, presentare una nuova dichiarazione che modifichi i termini di ogni dichiarazione precedente o che ponga fine all’applicazione delle disposizioni del presente Protocollo su di un qualsiasi territorio
Una dichiarazione presentata conformemente al presente articolo sarà considerata come presentata in conformità al paragrafo 1 dell’articolo 56 della Convenzione.
Certi di un vostro favorevole riscontro, porgo distinti saluti.
LUOGO DATA FIRMA