Sanzioni redditi non dichiarati percepiti in Inghilterra





Salve,
Sono una cittadina italiana residente a Londra e lavoro per un'azienda inglese che ha sede solo sul territorio UK.
Ho un paio di domande relative alla mia situazione per il 2018 e 2020.
1) Mi sono trasferita a Londra nel 2015 ma ho fatto richiesta di iscrizione all'AIRE solo a Ottobre 2018. Ho presentato dichiarazioni dei redditi in Italia fino al 2017 ma non l'ho fatto per il 2018. La mia decisione è nata dal fatto che, considerandomi fiscalmente residente anche in UK, avrebbero valso le Tie Break Rules, e l'evidenza di aver trascorso più di 183 giorni (nel mio caso quasi tutto l'anno) a Londra. All'epoca avevo anche chiesto un parere a 'La tua Europa' e la risposta sembrava sostenere la mia posizione.
Nonostante abbia letto moltissimo, continuo ad avere molti dubbi su come il trattato contro le doppie imposizioni vada letto e interpretato.
C'è il rischio che debba pagare le tasse in Italia per il 2018 comunque?

RISPOSTA

Assolutamente sì, considerato che sei stata iscritto all'anagrafe del tuo comune per oltre 183 giorni nell'anno 2018.



In caso positivo, come sarebbero da calcolare le tasse+sanzioni, considerando il mio reddito lordo annuo di £39.000?

RISPOSTA

Applichiamo gli scaglioni IRPEF per l'anno 2018, al tuo reddito complessivo (comprensivo del suddetto reddito lordo annuo):
Scaglioni Irpef 2018
Aliquota Irpef 2018
27% da 15.001 fino a 28.000 euro
38% da 28.001 fino a 55.000 euro
41% da 55.001 fino a 75.000 euro
43% oltre 75.000 euro
Applichiamo un credito di imposta pari alle tasse già pagate a titolo definitivo in UK.
La differenza sarà la maggiore imposta da versare; considera inoltre che la dichiarazione infedele è soggetta a una sanzione amministrativa, che va dal 90% al 180% della maggiore imposta dovuta (quella che avresti dovuto pagare dichiarando i redditi effettivamente percepiti)
La normativa tuttavia prevede l’aumento del terzo della sanzione per infedele dichiarazione in caso di omessa indicazione dei redditi esteri, con riferimento alle imposte o alle maggiori imposte relative a tali redditi.In questo caso la sanzione base del 90% diventa una sanzione base del 120%. Attenzione: “la san¬zione da dichiarazione in¬fedele è ridotta di un terzo quando la mag¬giore imposta o il minore credito accertati sono complessivamente inferiori al tre per cento dell’imposta e del credito dichiarati e comunque complessivamente inferiori a euro 30.000”.
IN SINTESI:
SANZIONE BASE PARI AL 120% DELLA MAGGIORE IMPOSTA CON RIDUZIONE DI 1/3 DATO CHE LA MAGGIORE IMPOSTA SARA' COMUNQUE INFERIORE A 30.000 EURO.



2) In seguito alle restrizioni COVID, ho trascorso un periodo (da fine Settembre 2020 a inizio Aprile 2021) in Italia, in cui ho sempre lavorato da casa per la solita azienda di cui sopra.
Lo scorso Febbraio ho contattato telefonicamente HMRC per capire se avrei dovuto pagare le tasse anche in Italia, e mi hanno risposto che per via della pandemia, da considerarsi 'situazione temporanea ed eccezionale', ero considerata ancora residente fiscalmente in UK e per cui dovevo pagare le tasse solo in UK.

RISPOSTA

Confermo, poiché da settembre 2020 a inizio aprile 2021 eri iscritta all'AIRE.
Devi pagare le tasse solo in UK.



Quello che vorrei capire però è se devo comunque pagare tasse anche in Italia, e come si calcolano i 183 giorni (anno fiscale italiano o inglese? O qualsiasi data? E se i 183 giorni sono a cavallo di due anni?).

RISPOSTA

Poiché i 183 giorni sono previsti dalla normativa italiana, devono essere calcolati all'interno di un anno solare.
Ad ogni modo, per il 2020 e per il 2021 non devi pagare le imposte in Italia, essendo iscritta all'AIRE da ottobre 2018.

Fonti: